“La cosa che più mi ha colpito di Villa Necchi Campiglio è la luce, i suoi rimandi matissiani. Impossibile quindi resistere. Esplorare le cucine, gli anfratti segreti, frequentati dagli anonimi altro non è che seguire la mia vocazione. I piani superiori sono già celebri e celebrati, gli inferiori tutti da scoprire. Luoghi differenti, stesse passioni”
Guido Buganza